26 dicembre 2007

Tu
che
ne dici
Signore
se in questo Natale
faccio un bell’albero
dentro il mio cuore, e ci
attacco, invece dei regali,
nomi di tutti i miei amici: gli
amici lontani e gli amici vicini, quelli
vecchi e i nuovi, quelli che vedo ogni gior
-no e quelli che vedo di rado, quelli che ricordo
sempre e quelli a volte dimenticati, quelli costanti
e quelli alterni, quelli che, senza volerlo, ho fatto soffrire
e quelli che, senza volerlo, mi hanno fatto soffrire, quelli che
conosco profondamente e quelli che conosco appena, quelli che mi
devono poco e quelli ai quali devo molto, i miei amici semplici ed i miei
amici importanti, i nomi di tutti quanti sono passati nella mia vita.
Un albero con radici
molto profonde perchè ,
i loro nomi non escano
mai dal mio cuore,un
albero dai rami molto
grandi, perché i nuovi
nomi venuti da tutto
il mondo si uniscano ai già
esistenti, un albero con
un’ombra molto gradevole
affinché la nostra amicizia,
sia un momento di riposo
durante le lotte della vita.

24 dicembre 2007

Il Popolo del 24 dicembre

Siamo i soliti a lavorare il 24 di dicembre che palle che schifo siamo degli schiavi........

20 dicembre 2007

riflessioni...

Oggi ho un po' di tempo...da quando il mio PC si è spento sono costretta a girovagare per l'ufficio e oggi che ho guadagnato una postazione voglio fermarmi a riflettere...
un altro anno è passato...
quante cose sono diverse!
un altro natale si avvicina e porta con se gioia e speranza...ma è un altro natale che si porta dietro un po' di malinconia...
l'anno scorso il primo natale senza la nonna Terre...quest'anno il primo natale senza il nonno Renzo...
eri una persona speciale (come probabilmente sono considerati tutti i nonni del pianeta) ma eri mio nonno e in quanto tale per me eri il più speciale di tutti....oggi ripensando a te mi si gonfiano gli occhi di lacrime....non sarà mai più il solito natale...la tua allegria la tua voglia di giocare e scherzare, i tuoi scherzi e le tue burle (ci cadevo sempre...ero l'unica dei nipoti a caderci ancora, nemmeno lollo che ha 10 anni ci cadeva più..dicevi sempre ridendo...la chicca si beve tutto!) la tua voglia di famiglia...hai lasciato un vuoto immenso ed è inutile fingere che tutto è come prima e che sarà un bel natale!
Non sarà un bel natale anche se saremo assieme, anche se faremo del nostro meglio per guardare avanti....ci saranno i giochi le chiacchiere i regali...gli scherzi...ci sarà un pranzo lunghissimo, la frutta secca...ci sarà il panettone (non il tuo panettone che un anno si e uno no era da tagliare con la motosega) ci saranno i pisolini dopo pranzo...c sarà la nonna Giò che dice ''ma dormono sempre questi ragazzi'' ma ci sarà un posto vuoto a tavola...un posto vuoto che porteremo nel cuore!
A volte mi sembra di dimenticare che non ci sei più....penso di poter prendere il cellulare e chiamarti alla fine di una partita e sentire cosa hai da dire sul tuo Genoa che per te è sempre stato nel cuore che vincesse o che perdesse...era sempre il tuo amato Genoa!
Per questo dolore che porto dentro voglio rinnovare a tutti l'invito a stringervi attorno alle vostre famiglie a godere dei vostri affetti, coccolate i vostri nonni e le persone a cui volete bene perché non sappiamo quanto tempo abbiamo...in un anno per me le cose sono cambiate molto...se guardo indietro di due anni sono cambiate moltissimo...in due anni ho perso due persone importanti che hanno contribuito a farmi diventare quella che sono oggi...
Se non credete nello spirito del natale cercate almeno di credere nella famiglia e nell'importanza di stare assieme!!!
Io l'anno scorso non immaginavo nemmeno lontanamente che questo natale sarebbe stato così...ciò nonostante mi sento di dire a tutti Buon Natale col cuore e di cuore...perché possiate tutti vivere questo vostro Natale di cuore!!!
buone feste Chicca

18 dicembre 2007

noooooooooooooooo

Isolata dalla rete e dall'etere, isolata dai contatti dei miei amici...impossibilitata a mandenere le comunicazioni e le relazioni sociali...in esilio a singhiozzi sul PC di un collega...e tutto questo perché ieri l'hard disk del mio PC ha deciso di partire per una lunga vacanza senza ritorno portando con se tutte le mie cose...foto...canzoni...documenti...mi sento come se mi avessero derubato!!!
Il PC è l'amico fidato di tutti i giorni...il compagno di sventure...il collaboratore migliore che puoi trovarti a fianco....improvvisamente non c'è più e ti senti perso!!!
Speranze del nuovo arrivo entro natale???...praticamente nessuna...saranno giorni molto molto duri....e quando finalmente arriverà sarà vuoto...VUOTO!!!!
Come sono triste!!! :-(
Non riesco nemmeno a scrivere!!!

Fatevi una risata!!!!

Ragazzi oggi vi faccio vedere un video favoloso cliccate sul link sotto e fatevi una risata!!!


http://www.elfyourself.com/?id=1515022646



ciao da Ciccio & Ciccio!!!

17 dicembre 2007

15 dicembre 2007

Viva Dominicus Novembre 2007

Ecco le immagini della vacanza di Fra e Andrea e del loro amico Francesco a SAnto Domingo......non vi viene voglia di andarci?

13 dicembre 2007

Facendo un pò d'ordine..

Ciao a tutti, come la maggior parte di voi sa sono a casa con la ella ella varicella.. e allora ho messo un pò d'ordine nella mia camera, che era un vero e proprio campo di battaglia..
Mi sono trovata a sfogliare quaderni delle superiori, pieni di disegni, di scritte colorate e di frasi emblematiche che mi hanno fatto sorridere..ma ho trovato anche delle foto..foto di amici, di compagni di avventure..foto di vieste (il paradiso che vedete nella foto!!)..foto di "fidanzatini" passati..foto di gite scolastiche..e la malinconia ha preso il sopravvento..ecco si mi sento un pò giù..e il bello è che non so il perchè..

Mi sento che ormai quelle cose sono passate..che è stato bello viverle e che non torneranno più..mi sento che sto diventando grande, ma che mi piacerebbe vivere ancora un'estate con la Bibi senza pensare a niente..
Ecco, ho trovato lettere di Amiche, quelle vere, piene di belle frasi, di lusinghe e di affetto..e mi rendo conto che è solo grazie, o colpa, loro che sono la MIKAELA che vedete adesso..

Le amicizie sono cambiate, ho persone nuove al mio fianco che mi danno gioia..ma ci sono persone che ci sono sempre state e che continuano ad esserci, sono davvero poche, ma sono speciali..e per questo a tutti voi auguro delle Feste felici piene di sorrisi, di mangiare e di tanto altro ancora..ma alla MIA migliore amica AUGURO TUTTO IL BENE DEL MONDO..E MOLTO DI PIU' TI AMOOOOOOOOOOOOOOOOO..e ricordati..6 UN'AMICA!!

W la Fede!

Grazie Fede per il tuo spirito natalizio, scrivi quanto vuoi il blog è di tutti noi. Poi in questi anni hai scritto molto più di me, quindi puoi scrivere quanto ti pare e piace su tutti gli argomenti che vuoi....
Probabilmente se vivessimo il natale come te sarebbe un po meglio.....

11 dicembre 2007

A Natale puoi

A Natale puoi
fare quello che non puoi fare mai:
riprendere a giocare,
riprendere a sognare,
riprendere quel tempo
che rincorrevi tanto.

E' Natale e a Natale si puo' fare di piu',
e' Natale e a Natale si puo' amare di piu',
e' Natale e a Natale si puo' fare di piu'per noi:
a Natale puoi.

A Natale puoi
dire cio' che non riesci a dire mai:
che bello e' stare insieme,
che sembra di volare,
che voglia di gridare
quanto ti voglio bene.

E' Natale e a Natale si puo' fare di piu',
e' Natale e a Natale si puo' amare di piu',
e' Natale e a Natale si puo' fare di piu'per noi:
a Natale puoi.
E' Natale e a Natale si puo' amare di piu',
e' Natale e a Natale si puo' fare di piu'per noi:
a Natale puoi.

Luce blu,
c´e' qualcosa dentro l´anima che brilla di piu':
e' la voglia che e' l´amore,
che non c´e' solo a Natale,
che ogni giorno crescera',
se lo vuoi.

A Natale puoi.
E' Natale e a Natale si puo' fare di piu',
e' Natale e a Natale si puo' amare di piu',
e' Natale e a Natale si puo' fare di piu',
e' Natale e da Natale puoi fidarti di piu'.

A Natale puoi
puoi fidarti di piu'.

A Natale puoi.

10 dicembre 2007

scusate...

...se occupo così tanto spazio...ma credo che questa storia rappresenti uno messaggio importante e davvero bello...forse uno dei più belli...credo che nessuno di noi leggendone anche solo il riassunto possa rimanere imperturbato!

Canto di Natale - Charles Dickens

il personaggio di Ebenezer Scrooge (in inglese: "tirchio"), ricco e gretto finanziere, un utilitarista della City per il quale il Natale è una perdita di tempo e un danno agli affari (rimprovera Dio stesso per la chiusura degli esercizi la domenica: proprio perché banche e negozi chiudono non gli permettono di guadagnare di più delle grandi ricchezze che possiede già, ma di cui nulla spende neanche per sé).
Talmente infastidito dalle festività, costringe il suo contabile Bob Cratchitt, cui dà uno stipendio da fame, a presentarsi al lavoro anche il giorno dopo quello di Natale molto presto per rifarsi del tempo perduto il giorno prima. Per strada risponde male a tutti coloro che gli fanno gli auguri, incluso l'affettuoso nipote Fred, figlio della defunta sorella che invano lo prega di pranzare con la sua famiglia: l'unica compagnia che conta per Scrooge è quella della sua cassaforte.
Tornato a casa, però, gli sembra di intravedere specchiato nel battiporta del portone il volto del defunto socio in affari Marley, morto sette anni prima, visione che lo turba profondamente. Rinchiusosi nella sua vecchia casa, comincia a percepire dei rumori strani: ora quello di un carro funebre che si trascina invisibile sulle scale avvolte nel buio, ora un rumore di catene nella cantina, infine vede oscillare da sola una campanella collegata alla deserta camera antistante, trascinando tutte le altre della casa in un suono assordante e spaventoso.
A questo punto si apre una porta, e compare il cadavere di Marley: una visione tremenda, tanto più terrificante in quanto, scoperte le bende per mostrare il volto, cade la mascella dal viso. Intorno alla vita, una catena forgiata di lucchetti, timbri, assegni, e tutto quel materiale che, secondo l'ammissione di Marley, lo ha distolto dal fare del bene agli altri accumulando denaro tutto per se: il rimpianto per aver vissuto chiuso nel proprio egoismo lontano dalle persone che amava e che lo amavano costituisce la sua pena eterna, una dannazione che lo costringe a vagare per il mondo senza potere vedere la luce di Dio.
Il solo sollievo è ammonire Scrooge, perché la catena che si sta forgiando è ben più lunga e pesante della sua. Se andrà avanti così, anche lui subirà la stessa sorte: Marley gli annuncia allora la visita imminente di tre spiriti: uno che incarna i Natali passati, un altro quello presente, l'ultimo il Natale futuro.

Lo spirito del Natale Passato
Un fantasma circondato da una corona di luce e con un copricapo da pompiere che tiene sul fianco lo riporta indietro nel passato a rivisitare la propria infanzia dimenticata: in una scena è bambino sui banchi di scuola, mandato a studiare in collegio dal padre che lo ha voluto allontanare dalla famiglia: era solo, triste, senza amici, studia in un'aula buia. In un'altra scena, qualche tempo più tardi arriva la sua sorellina, tornata per riportarlo a casa, dopo avere convinto il padre a riprenderlo in famiglia.
È un momento felice, un abbraccio tra i due stretti da un affetto immenso, con il piccolo Scrooge che salta di gioia: è il momento in cui le ruvide labbra del vecchio Scrooge abbozzano un sorriso. Qualche anno dopo è ammesso a fare l'apprendista contabile presso l'anziano e benevolo Fezziwig. Anche qui è Natale, ma Fezziwig fa chiudere l'ufficio prima del tempo e invita i ragazzi a seguirlo a casa sua dove fa una festa sontuosa: nelle piccole follie natalizie dell'allegra compagnia cadono le differenze di classe, si canta e si gioca tutti quanti, bambini, giovani e anziani. Fezziwig e la moglie sono degli anfitrioni imbattibili, scherzano e fanno i pagliacci.
Durante il ballo Scrooge conosce quella che diventerà la sua ragazza. Le promette di sposarla: ma solo qualche anno dopo, già ricco, teme di mantenere la promessa perché lei è povera e non gli porterebbe dote. Lei lo lascia andare distrutta, ma da quel giorno Scrooge resterà solo e il suo cuore diventerà sempre più arido. Scrooge grida davanti alla visione di sé stesso in preda all'egoismo, sa che sta commettendo l'errore fatale della sua vita e implora l'ombra del giovane Ebenezer di non lasciarla, di correrle dietro, ma invano: il suo alter ego non lo può udire.
Il passato non si può cambiare. Scrooge è disperato, implora il fantasma di non tormentarlo. Molto più tardi, Scrooge assiste a una cena di Natale: riconosce la sua ex ragazza ormai sposata da anni, con tanti figli. Fa un sarcastico commento su Scrooge al marito. È appena arrivata la notizia che Marley è abbandonato sul letto di morte, neanche il suo amico è lì per confortarlo. Preso dal rimorso, Scrooge schiaccia il copricapo sulla testa del fantasma fino a farlo scomparire: ma la luce chiusa nel cappello inonda tutto il pavimento come un diluvio terrorizzando il vecchio.

Lo Spirito del Natale Presente
Il secondo spirito, la notte successiva, appare sotto forma di un grasso gigante sornione: è lo spirito del Natale Presente. Con lui vola fuori dalla finestra, sorvolando Londra; avventurandosi nelle brughiere del Nord fino a volare in mare aperto. Dalle scene a cui assiste emana sempre, qualunque sia l'ambiente che visita o le difficoltà dei suoi poveri, una profonda gioia conviviale. Visita la casa del nipote, dove ormai il pranzo di Natale è cominciato senza di lui: circolano altre parole di scherno per Scrooge, temperate però dall'affetto del nipote e dalla famiglia, che tutto sommato sente la sua mancanza, addolorato dal fatto che non riesca a vivere gioiosamente il Natale: ogni necessità di condannare Scrooge è inutile, perché in effetti sa che si sta facendo abbastanza male lo zio con le proprie mani. Si raccontano storie intorno al caminetto o si gioca a moscacieca, momento esilarante in cui l'amico del nipote di Scrooge ne approfitta per perseguitare dolcemente la sorella della moglie. Il gioco si chiude con un'anello di fidanzamento infilato sul dito di lei dietro le tende. Invano Scrooge vorrebbe unirsi alla comitiva, ma nessuno può sentirlo. A questa scena di felicità domestica fa riscontro un'altra per molti aspetti speculare: il contabile di Scrooge rientra a casa: è un interno misero e spoglio. Ma la famiglia è forte nelle avversità e unita negli affetti: sulla tavola c'è pochissimo da mangiare, ma nessuno si lamenta. Anzi, il minuscolo Tiny Tim, di pochi anni di vita, già colpito da una malattia e da grave malnutrizione, costretto alle stampelle è quello che incoraggia tutti portando allegria tra i fratelli maggiori. C'è però preoccupazione per il futuro di Tim e lo stesso fantasma annuncia di vedere un posto vuoto a quella tavola il prossimo Natale. Altre scene minori ritraggono una famiglia di minatori in una capanna, due guardiani di un faro, dei marinai lontani da casa, tutti muoiono dal freddo ma sulle labbra di tutti c'è sempre un caloroso "Buon Natale". La disperazione è vinta dalla fede e dal grande senso della famiglia che li unisce. Alla fine delle apparizioni, il gigante appare notevolmente invecchiato: il Natale Presente si è infatti concluso ed è prossimo alla fine: il suo ampio ventre allora si squarcia partorendo due mostruose creature dal vago aspetto di bambini, ma invecchiati precocemente dagli stenti, deformati e incattiviti dalla fame: la prima, la bambina, è l'Ignoranza, il bambino è il Bisogno (cioè la povertà). Il gigante vede in loro i due grandi flagelli che si abbatteranno sul mondo a meno che chi può non faccia qualcosa al più presto.

Lo Spirito del Natale Futuro
Il terzo spirito (il Natale Futuro) si presenta come una figura altissima, avvolta da un nero mantello e un cappuccio da cui nulla traspare se non una mano che sporge da una manica. Invano Scrooge chiede che parli, la figura è silenziosa, e lo guida solo con un dito. Siamo ancora a Londra, e Scrooge assiste a diverse scene il cui argomento è la morte di un vecchio tirchio, deriso da tutti. Due banchieri della city parlano del suo prossimo funerale: mentre uno afferma di andarvi per puro dovere, l'altro, schernendo la tirchieria del defunto, è interessato soltanto a rifarsi a sue spese con la cena gratis del funerale. Un povero padre che era debitore al vecchio non nasconde alla famiglia il sollievo per la sua morte perché a chiunque saranno trasferiti i debiti, il futuro creditore sarà sempre più buono di lui. In un negozio di rigattiere, i servi del defunto si dividono tutto quello che hanno potuto rubare in casa sua, incluse le tende del baldacchino che ne proteggevano il corpo e la camicia sottratta dal suo abito funebre: l'ammontare totale è venduto al rigattiere tra le risate di tutti. Intanto un profondo dolore ha colpito i Cratchitt e Tiny Tim è morto di stenti. È lutto profondo, dolore immenso. Scrooge vorrebbe sapere chi è il vecchio tanto odiato da tutti, ma quando il fantasma lo porta davanti al capezzale non osa scoprire il lenzuolo che ne ricopre interamente la salma. Scrooge vede che la sua casa è stata venduta, e pure la sua ditta, vorrebbe entrare, ma il fantasma indica invece un'altra direzione: Scrooge entra nel cimitero, dove la mano dello spettro indica una lapide con scritto: Ebenezer Scrooge! Il pentimento è completo, il messaggio è andato fino in fondo al cuore di Scrooge.

Il ravvedimento
Scrooge si ritrova nel letto e scopre che è mattina presto, il Natale ha fatto il suo ingresso:corre allora in ufficio dove, visto arrivare Bob Cratchitt gli dà un notevole aumento di stipendio e le vacanze tanto meritate scusandosi con lui. Si prende cura della sua famiglia e soprattutto di Tiny Tim, che guarisce. Con i Cratchitt si instaura un profondo legame di amicizia. Si riconcilia anche con il nipote e accetta l'invito a cena per giocare e cantare con tutti i parenti. Da allora Scrooge diventa una delle persone più amate, e trova finalmente la pace dell'anima.

04 dicembre 2007

ora torna il positivismo...

che settimana...densa...intensa...piena di emozioni...ora mi sento rinascere...sono sovraccarica di cose ma ho un energia nuova per farle....
Oggi mi hanno montato le finestre, domani vengono ad aprirmi il gas, giovedì portano il letto gli elettrodomestici e i regali della lista nozze, venerdì montano la cucina e portano i divani...sabato vado a casa miaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!

Oggi ho anche comprato l'albero di natale.....l'ho preso all'ikea...è abbastanza bello molto verde, sembra sano, non è stupendo ma fa la sua figura costa 10 euro e poi se lo riprendono anche morto e ti fanno un buono da spendere...l'albero lo trasformano in concime credo...non è la miglior fine che si può far fare a un albero e trovo triste vederlo morire nel caldo di casa quindi tenterò di tenerlo in vita e magari se sopravvive lo pianto in giardino...in fondo è il nostro primo albero e mio marito ci tiene così tanto ad averlo vero...sono così emozionata....arriva natale, io adoro il natale, e lo passeremo nella nostra nuova casa....

Devo assolutamente finire le palline perché sabato devo fare l'albero e il presepe!!!

Va be sono troppo eccitata....e non riesco a mettere assieme le frasi...

03 dicembre 2007

Ragazzi

Ciao ragazzi, fra un pochino è natale che bello...
Oddio bello orami da quando simao grandi non esiste più un bel natale, fra un pò è più stressante dei giorni normali, anzi lo è sicuramente.Mi ricordo quando si andava a scuola
che bello si aveva 15 giorni di festa spensierati si girava da un parente all'altro si ci ingozzava e poi si usciva con gli amici(tappa fissa ai baracconi) a smaltire...si facevano i regali si prendevano e poi si pensava a capodanno.
Ora è un po diverso, sotto un certo punto di vista non vedo l'ora che passi il più in fretta possibile.Non lo sò è una mia impressione o è anche per voi così???